Monete e medaglie: monete antiche, monete greche, monete romane, monete celtiche. Articoli e notizie sulla monetazione antica.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.253 – Luglio/Agosto 2010
Marcus Aurelius Probus
Marco Aurelio Probo nacque a Sirmium sulla frontiera danubiana, in Pannonia (l’attuale Ungheria), probabilmente nel 232. La sua famiglia era di umili origini e la sua carriera si svolse nell’esercito.
Fu uno dei più importanti generali sotto Aureliano, per conto del quale si distinse nel respingere gli attacchi degli Alamanni alla frontiera germanica e, alla morte di Tacito, era comandante delle armate romane in Oriente.
Probo si rifiutò di accettare l’elevazione al trono di Floriano e fu presto acclamato imperatore dalle sue truppe muovendo contro il fratellastro di Tacito. Ma, come già visto nel precedente articolo, battaglia non ci fu, perché le truppe di Floriano si ribellarono, uccisero il loro imperatore e passarono dalla parte di Probo: ciò avvenne a Tarso nel luglio o agosto del 276.
Probo ottenne la conferma della sua investitura da parte del Senato, che rispettò sempre formalmente, anche se è difficile credere, come alcuni hanno sostenuto, che il Senato prese parte effettiva nella gestione degli affari di governo.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr. 230 – Giugno 2008
Titus Aurelius Fulvus Boionius Antoninus
Il futuro imperatore Antonino Pio nacque a Lanuvium, nel Lazio, il 19 settembre 86, ma la sua famiglia era originaria della città di Nemausus nella Gallia Narbonense (l’odierna Nimes nella Francia meridionale) dalla quale si era però trasferita a Roma da parecchi anni.
di Pasquale Attaniese – da Panorama Numismatico nr.240/Maggio 2009
UN MITO AFFASCINANTE: QUELLO DI FILOTTETE CHE FU FONDATORE DELLA CITTA’ DI PETELIA, L’ATTUALE STRONGOLI IN PROVINCIA DI CROTONE
La cittadina fondata dal mitico eroe tessalo.
Il sito della moderna Strongoli (in greco Στρογγιλος = rotondo) è in pratica sovrapposto a quello dell’antichissima città di Petelia. Il fondatore di questa Polis, secondo la mitologia ed alcuni scrittori antichi è stato Filottete. Non si deve credere, però, che Petelia sia stata una colonia a tutti gli effetti come le altre sul litorale ionico. In effetti, allo stesso modo di Lagaria, né Crimisa, né Petelia e neanche Macalla – ammessa che vada distinta da Petelia – furono città d’una certa importanza nell’età storica. Infatti, se escludiamo i dati riguardanti la leggenda di Filottete, Macalla non è mai menzionata dagli antichi autori; il nome di Crimisa è possibile trovarlo solo a proposito del responso dato a Miscello dalla Pizia, allorché la sacerdotessa gli consigliò la fondazione di Crotone. Petelia dovette svilupparsi e significare qualcosa solo nella seconda metà del IV e nel secolo successivo, al tempo della Dominatio Lucana ed in età romana. In pratica fino allora era rimasta nell’ombra. Le testimonianze archeologiche hanno largamente dimostrato che Petelia e Crimisa siano state permeate dalla civiltà ellenica; però, nessuna delle due, va annoverata fra le colonie greche fondate sulle coste dell’Italia meridionale a partire dall’VIII secolo a.C. in poi.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.228 / aprile 2008
Marcus Pius Nerva Traianus
Traiano nacque nel settembre del 53 d.C. in Spagna ad Italica, dove il padre, che portava il suo stesso nome, era governatore. La sua famiglia era originaria di Tuder in Umbria, ma gli avi di Traiano si erano trasferiti nella Spagna Betica (odierna Andalusia) fin dal tempo della seconda guerra punica.
di Giuseppe Carucci – da Panorama Numismatico nr.226/Febbraio 2008
DOPO LA CADUTA DELL’IMPERO E LA FINE DELLA SUA IMPONENTE MONETAZIONE, LA RIPRESA DELLE CONIAZIONI FU OPERA DI QUELLE POPOLAZIONI CHE POCHI SECOLI PRIMA SI SAREBBERO DEFINITE BARBARE.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente la produzione monetaria in Europa cadde in uno stato di profonda crisi, più grave di quella dell’ultimo periodo di Roma. In un primo tempo i re delle varie etnie barbare si accontentarono della vecchia moneta romana oppure ne coniarono di nuove ad imitazione dei solidi romani e bizantini. Dapprima era loro sufficiente che sulle monete ci fossero le iniziali dei loro nomi o i relativi monogrammi.