Monete e medaglie: monete antiche, monete greche, monete romane, monete celtiche. Articoli e notizie sulla monetazione antica.
di Pasquale Attaniese – da Panorama Numismatico nr.240/Maggio 2009
UN MITO AFFASCINANTE: QUELLO DI FILOTTETE CHE FU FONDATORE DELLA CITTA’ DI PETELIA, L’ATTUALE STRONGOLI IN PROVINCIA DI CROTONE
La cittadina fondata dal mitico eroe tessalo.
Il sito della moderna Strongoli (in greco Στρογγιλος = rotondo) è in pratica sovrapposto a quello dell’antichissima città di Petelia. Il fondatore di questa Polis, secondo la mitologia ed alcuni scrittori antichi è stato Filottete. Non si deve credere, però, che Petelia sia stata una colonia a tutti gli effetti come le altre sul litorale ionico. In effetti, allo stesso modo di Lagaria, né Crimisa, né Petelia e neanche Macalla – ammessa che vada distinta da Petelia – furono città d’una certa importanza nell’età storica. Infatti, se escludiamo i dati riguardanti la leggenda di Filottete, Macalla non è mai menzionata dagli antichi autori; il nome di Crimisa è possibile trovarlo solo a proposito del responso dato a Miscello dalla Pizia, allorché la sacerdotessa gli consigliò la fondazione di Crotone. Petelia dovette svilupparsi e significare qualcosa solo nella seconda metà del IV e nel secolo successivo, al tempo della Dominatio Lucana ed in età romana. In pratica fino allora era rimasta nell’ombra. Le testimonianze archeologiche hanno largamente dimostrato che Petelia e Crimisa siano state permeate dalla civiltà ellenica; però, nessuna delle due, va annoverata fra le colonie greche fondate sulle coste dell’Italia meridionale a partire dall’VIII secolo a.C. in poi.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.228 / aprile 2008
Marcus Pius Nerva Traianus
Traiano nacque nel settembre del 53 d.C. in Spagna ad Italica, dove il padre, che portava il suo stesso nome, era governatore. La sua famiglia era originaria di Tuder in Umbria, ma gli avi di Traiano si erano trasferiti nella Spagna Betica (odierna Andalusia) fin dal tempo della seconda guerra punica.
di Giuseppe Carucci – da Panorama Numismatico nr.226/Febbraio 2008
DOPO LA CADUTA DELL’IMPERO E LA FINE DELLA SUA IMPONENTE MONETAZIONE, LA RIPRESA DELLE CONIAZIONI FU OPERA DI QUELLE POPOLAZIONI CHE POCHI SECOLI PRIMA SI SAREBBERO DEFINITE BARBARE.
Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente la produzione monetaria in Europa cadde in uno stato di profonda crisi, più grave di quella dell’ultimo periodo di Roma. In un primo tempo i re delle varie etnie barbare si accontentarono della vecchia moneta romana oppure ne coniarono di nuove ad imitazione dei solidi romani e bizantini. Dapprima era loro sufficiente che sulle monete ci fossero le iniziali dei loro nomi o i relativi monogrammi.
di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr.232/Settembre 2008
Lucius Aurelius Commodus
Commodo nacque a Lanuvium nel 161 d.C., primogenito di Marco Aurelio, lo stesso anno in cui il padre aveva assunto il Principato, ricevendone l’investitura da Antonino Pio sul letto di morte. A cinque anni, nel 166, era già Cesare e a sedici, nel 175, veniva associato all’Impero. (altro…)
di Franco e Vincenzo Rapposelli – da Panorama Numismatico nr.245/Novembre 2009
Da un lotto generico di monete italiche in vendita in un’asta, non descritte e non classificate, abbiamo trovato una moneta che, da una prima sommaria analisi, sembrava appartenere alla zecca di Teate che da molti anni stiamo studiando.
La leggenda era illeggibile se non per tre lettere chiaramente individuabili (… I A … I) sul resto confuso nella patina un po’ deteriorata dal tempo. Erano chiaramente presenti due globetti che la classificavano inequivocabilmente come un biunx, ma il tondello aveva caratteristiche tecniche differenti dalla monetazione conosciuta. Il segno di valore era collocato nel campo della moneta in una zona mai prima notata (fig. n.1). (altro…)