di Franco e Vincenzo Rapposelli – da Panorama Numismatico nr.245/Novembre 2009
Da un lotto generico di monete italiche in vendita in un’asta, non descritte e non classificate, abbiamo trovato una moneta che, da una prima sommaria analisi, sembrava appartenere alla zecca di Teate che da molti anni stiamo studiando.
La leggenda era illeggibile se non per tre lettere chiaramente individuabili (… I A … I) sul resto confuso nella patina un po’ deteriorata dal tempo. Erano chiaramente presenti due globetti che la classificavano inequivocabilmente come un biunx, ma il tondello aveva caratteristiche tecniche differenti dalla monetazione conosciuta. Il segno di valore era collocato nel campo della moneta in una zona mai prima notata (fig. n.1). (altro…)