Monete greche, monete celtiche, monete della Magna Grecia: studi e articoli sulle monete antiche antecedenti a Roma.
dì Angelo A. Tatafiore – da Panorama Numismatico nr.99 / Luglio 1996 – articolo richiesto da un ns.lettore
Ancora aperta va considerata la questione delle origini dei popoli abruzzesi e fa ancora discutere, pur avendo dato luogo a svariate ipotesi. Il variegato ventaglio delle possibilità può essere ricondotto a due teorie.
La prima vede derivare gli italici da una emigrazione dei Pelasgi dalla regione Egeo/Medio Orientale che, giunti dal mare sulle coste adriatiche. determinarono la civiltà etrusco/pelasgica.
di Pasquale Attianese – da Panorama Numismatico nr.232/Settembre 2008
L’AUTORE RISCOPRE TRE EMISSIONI DI MONETE DI BRONZO DELLA MAGNA GRECIA CHE IN PASSATO SONO STATE OGGETTO DI DISCUSSIONE TRA GLI STUDIOSI. SONO MONETE CON SIMBOLI DI CROTONE E METAPONTO MA QUALE DELLE DUE CITTA’ LE CONIO’?
di Artur Zub – da Panorama Numismatico nr.108 / Maggio 1997 – articolo richiesto da un ns. lettore
LA RAPPRESENTAZIONE DEL MOVIMENTO
Lo studio della moneta comprende la conoscenza di varie discipline quali la metallurgia, la metrologia, la storia e l’arte. Ognuno di questi argomenti, quando viene approfondito, porta alla scoperta di una notevole quantità di possibilità di ricerca con eventuali nuove scoperte e conoscenze.
di Pasquale Attianese – da Panorama Numismatico nr.258 / Gennaio 2011
NON POTREBBE, INVECE, TRATTARSI DELLA TESTA DELL’ATLETA MILONE, COMMEMORATO SU EMISSIONI SUCCESSIVE ALLA SUA MORTE?
Come tutti gli appassionati di mitologia classica ed i cultori di numismatica antica sanno molto bene, la raffigurazione del più grande eroe dell’antichità (figlio di Zeus e di Alcmena), ricorre con una frequenza davvero sorprendente sulle monete di tutte le popolazioni del mondo ellenico e non solo. Ci si potrebbe chiedere qual è il reale motivo perché la sua immagine sia presente così spesso su molti coni sia della madre-patria sia delle colonie. Anche i Romani lo effigiarono sulle loro monete, chiara testimonianza di un culto molto sentito per la divinità che, in pratica, sembra perpetrarsi da tempi remotissimi fino agli imperatori di Roma.
di Pasquale Attaniese – da Panorama Numismatico nr.240/Maggio 2009
UN MITO AFFASCINANTE: QUELLO DI FILOTTETE CHE FU FONDATORE DELLA CITTA’ DI PETELIA, L’ATTUALE STRONGOLI IN PROVINCIA DI CROTONE
La cittadina fondata dal mitico eroe tessalo.
Il sito della moderna Strongoli (in greco Στρογγιλος = rotondo) è in pratica sovrapposto a quello dell’antichissima città di Petelia. Il fondatore di questa Polis, secondo la mitologia ed alcuni scrittori antichi è stato Filottete. Non si deve credere, però, che Petelia sia stata una colonia a tutti gli effetti come le altre sul litorale ionico. In effetti, allo stesso modo di Lagaria, né Crimisa, né Petelia e neanche Macalla – ammessa che vada distinta da Petelia – furono città d’una certa importanza nell’età storica. Infatti, se escludiamo i dati riguardanti la leggenda di Filottete, Macalla non è mai menzionata dagli antichi autori; il nome di Crimisa è possibile trovarlo solo a proposito del responso dato a Miscello dalla Pizia, allorché la sacerdotessa gli consigliò la fondazione di Crotone. Petelia dovette svilupparsi e significare qualcosa solo nella seconda metà del IV e nel secolo successivo, al tempo della Dominatio Lucana ed in età romana. In pratica fino allora era rimasta nell’ombra. Le testimonianze archeologiche hanno largamente dimostrato che Petelia e Crimisa siano state permeate dalla civiltà ellenica; però, nessuna delle due, va annoverata fra le colonie greche fondate sulle coste dell’Italia meridionale a partire dall’VIII secolo a.C. in poi.