Medaglie, decorazioni, ordini militari, gettoni, tessere monetarie, medaglie napoletane, medaglie degli stati italiani preunitari, medaglie pontificie, medaglie napoleoniche: articoli e studi di numismatica.
di Francesco di Rauso
La medaglia qui illustrata è tra le prime emesse nel Regno delle Due Sicilie durante il periodo borbonico (1734-1861). Venne fusa per immortalare Giuseppe Carillo de Albornoz y Montiel duca di Montemar che ebbe un ruolo fondamentale nell’intera storia del Regno.
Verso il terzo decennio del Settecento Filippo V di Spagna era alleato con la Francia, tramite la quadruplice alleanza. Il suo obiettivo era quello di rientrare di nuovo in possesso del Sud Italia che dal 1707 costituiva un vicereame austriaco. Per riconquistare il Regno fu incaricato il generale Giuseppe Carillo de Albornoz y Montiel conte di Montemar e capitano generale degli eserciti di Sua Maestà, e della spedizione d’Italia, sotto gli ordini di S.M e suo vicerè, e capitano generale del Regno di Sicilia (1671-1747) per conto del giovane figlio Carlo. L’esercito spagnolo sbarcò prima a Genova e successivamente si unì in Toscana con le truppe del giovane Carlo.
Approfondimento sulle medaglie della Lavanda del 1849 e 1850.
Nel novembre del 1848, a seguito dell’assassinio del capo del governo pontificio Pellegrino Rossi, la situazione interna allo Stato pontificio precipitò e il Santo Padre fuggì da Roma riparando nel Regno delle Due Sicilie sotto la protezione dei Borbone, dapprima a Gaeta il 24 novembre del 1848 e successivamente a Portici il 4 Settembre 1849 rimanendovi fino al 4 aprile 1850 (come confermato nel rovescio della medaglia del 1850, rif. D’Auria 230). Durante questo soggiorno egli ebbe modo di visitare numerose località religiose e industriali delle Due Sicilie e fu un’occasione per i Borbone per dimostrare tutta la loro ospitalità e generosità all’illustre ospite. Si tratta di una pagina di storia molto importante per le due nazioni poiché in quel travagliato periodo i rispettivi sovrani dimostrarono attaccamento e lealtà reciproca, un vero e proprio gemellaggio testimoniato anche attraverso la medaglia qui di seguito illustrata dove il busto del Pontefice è affiancato a quello di Ferdinando II di Borbone.
di Michelangelo Bonì
Nel 1859 Giuseppe Barone, valoroso incisore palermitano, pensò di omaggiare Ferdinando II di Borbone re del Regno delle Due Sicilie, con una superba medaglia. Nell’articolo che segue, parleremo ampiamente di tale coniazione vero fiore all’occhiello di tutta la medaglistica borbonica siciliana e, inoltre, analizzeremo l’attività artistica del suo illustre autore.
Tuttavia, prima di far questo, per un corretto inquadramento storico, sarà utile ed interessante raccontare gli ultimi mesi di vita (dal gennaio al maggio del 1859), dello stesso Ferdinando II, certamente, uno fra i più celebri e generosi sovrani che forse più di tutti promosse lo sviluppo della cultura e della tecnologia nel suo regno, portandolo a meritarsi l’appellativo di “terra dei primati”.
di Fabio Robotti – da Panorama Numismatico nr.260 /Marzo 2011
LE MEDAGLIE PONTIFICIE DEDICATE AGLI OSPEDALI NELLA ROMA DEL PAPA RE
Nella Roma nei primi anni del XIV secolo in concomitanza alla ripresa dell’espansione urbanistica del rione di Campo Marzio lungo il tratto urbano comune della via Flaminia e della Cassia venne edificato l’ospedale di San Giacomo in Augusta.
di Gian Franco Macri e Caterina Marinelli – da Panorama Numismatico nr. 224/Dicembre 2007
IL PERIODO DI SEDE VACANTE VIENE GESTITO SECONDO REGOLE E RITUALI BEN PRECISI STABILITI NEL CORSO DEI SECOLI. ECCO QUELLO CHE CI MOSTRANO LE MEDAGLIE IN PARTICOLARE QUELLE DEL NOVECENTO.
La storia secolare di Santa Romana Chiesa ha visto l’avvicendarsi di 265 Papi (da S. Pietro a Benedetto XVI) di cui 213 italiani (100 romani) e 52 stranieri (o di Patria non specificata).