Medaglie, decorazioni, ordini militari, gettoni, tessere monetarie, medaglie napoletane, medaglie degli stati italiani preunitari, medaglie pontificie, medaglie napoleoniche: articoli e studi di numismatica.
ALLA NIPIOLOGIA, SCIENZA FONDATA DA ERNESTO CACACE NEL 1905, ANTESIGNANO DELLA PEDIATRIA, VENNE DEDICATA UNA MEDAGLIA SU CUI COMPAIONO ELEMENTI RAPPRESENTATIVI DELL’IDEOLOGIA FASCISTA.
Recentemente un attento collezionista mi ha segnalato una medaglia che ha catturato immediatamente la mia attenzione in quanto portatrice di notizie sconosciute e, per me, molto curiose.
Il primo aspetto che ha catturato la mia attenzione è l’oggetto del congresso: Nipiologia, termine che, sinceramente, mi era del tutto sconosciuto.
Come riportato dall’Enciclopedia Italiana (edizione 1934), il termine deriva dalle parole greche νηπιος “infante” e λογος “discorso” e pertanto rappresenta la scienza della prima età, cioè dell’età in cui non si parla, ossia lo studio integrale del lattante da tutti i punti di vista: biologico, psicologico, antropologico, clinico, igienico, giuridico, storico, sociologico, pedagogico. La nipiologia è una branca scientifica speciale, perché speciale è lo studio del bambino lattante il quale ha tutte le attività, ma germinali, poco differenziate e in via d’evoluzione e perciò ha caratteristiche proprie e una personalità che lo distingue notevolmente dal bambino degli altri periodi dell’infanzia. Per questa scarsa differenziazione delle sue attività, il lattante non si può facilmente studiare da specialisti differenti da punti di vista unilaterali, ma deve essere studiato in tutta la sua interezza.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto dal numero nr.283 di Panorama Numismatico di prossima uscita.

(Fig. 1) Ingrandimento del rublo d’argento coniato in occasione dei 300 anni della dinastia Romanov, come evidenziato nel rovescio della moneta dalle date 1613-1913. Al diritto in primo piano il regnante al momento della coniazione, Nicola II, che fu anche l’ultimo della dinastia, e dietro di lui il capostipite, Mikhail Fiodorovic Romanov, che divenne zar nel 1613.
di Giuseppe Carucci
NEL 1949 NELL’URSS ANCORA PROVATA DALLA RICOSTRUZIONE POST BELLICA E DALLA DITTATURA, SI PENSO’ DI ISTITUIRE L’ORDINE DI STALIN. MA DOPO NON SE NE FECE NULLA E IL GRANDE E FEROCE DITTATORE NON FU EFFIGIATO NE’ SU MONETE, NE’ SU BANCONOTE NE’ SU ONORIFICENZE.
Austria, Germania e Russia divennero repubbliche. In Austria e Germania nacquero stati gravati da pesanti riparazioni di guerra nei confronti delle nazioni vincitrici a cui si aggiunsero perdite territoriali. L’economia distrutta produsse inflazione galoppante, l’arroganza dei vincitori, l’umiliante occupazione della regione carbonifera della Saar da parte della Francia, tutto ciò rese debole ed instabile la Repubblica di Weimar che era sorta sulle ceneri dell’impero del kaiser e portò la società tedesca alla deriva catastrofica del nazzismo che prometteva di riscattare l’orgoglio nazionale lavando le offese subite in nuovo sangue.
L’Italia d’altra parte, seppure nazione vincitrice, vide una monarchia che aveva assistito impaurita alla ecatombe di re ed imperatori e che pensò di aver individuato nel movimento fascista il giusto puntello che avrebbe garantito ancora lunga vita a casa Savoia.
Segue: articolo completo in formato PDF da Panorama Numismatico nr.223/novembre 2007
Una rarità ritrovata. La medaglia in bronzo con l’immagine di San Francesco Caracciolo coniata nel 1843 in occasione della proclamazione del santo a compatrono di Napoli, di cui si era data notizia su queste stesse pagine nel numero di luglio-agosto scorsi, è stata rintracciata nella collezione privata Turricchia a Roma.
L’opera, della quale si conosceva un solo passaggio sul mercato risalente al 1882 (collezione Fusco, rif. 3660), è firmata al dritto V.CATENACCI F. (Vincenzo Catenacci Fecit), il noto incisore di altre medaglie dedicate ai compatroni napoletani, mentre al rovescio figura l’iscrizione AD NEAP. URBIS SOSPITATEM OMN. ORDINUM VOTO PATRONVS DECLARATVR AN. MDCCCXLIII (Nell’anno 1843 con voto di tutte le autorità viene dichiarato patrono per la protezione della città di Napoli).
di Giampiero Bettinetti
LE TESSERE DI BENEFICENZA RAPPRESENTANO UNA VERA NICCHIA DEL COLLEZIONISMO NUMISMATICO. INTERPRETARLE E’ OGGI MOLTO DIFFICILE. QUESTO ARTICOLO CERCA DI SPIEGARNE ALCUNE MILANESI.
In un articolo precedente (Panorama Numismatico, n. 229, pag. 41) si è parlato delle tessere (o segni) di beneficenza distribuite ai poveri dal consorzio della Misericordia di Milano, l’ente benefico fondato nel 1368 dai ricchi mercanti della città che vollero mettere la loro esperienza nella gestione dei patrimoni al servizio dei meno abbienti curando i lasciti elargiti in loro favore da tantissimi cittadini. La tessera poteva riportare su un lato il motto del consorzio (Per misericordiam salvi sumus) o il monogramma del consorzio (MS coronato e in cartiglio in cerchio di virgolette) e sull’altro lato il tipo di elemosina alla quale essa era destinata oppure la festività in relazione alla quale era distribuita (Fig. 1).
Questa miniatura di scuola lombarda del sec. XV tratta da M. G. Bascapè, P. M. Galimberti, S. Rebora, Il tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (ex ECA) di Milano, Silvana Editoriale, Milano, 2001, p. 81, illustra la distribuzione delle elemosine in natura al consorzio della Misericordia. La descrizione della scena è presa da I. Riboli, M. G. Bascapè, Statuti miniati dei luoghi pii elemosinieri, Milano, Amministrazione delle II.PP.A.B. (ex E.C.A.), 1990, vol. II.
ALLA MEMORIA DELLA PRINCIPESSA LIVIA DORIA CARAFA FU DEDICATA UNA SPLENDIDA MEDAGLIA, VERO CAPOLAVORO DELL’ARTE SETTECENTESCA. ECCONE LA STORIA.
La splendida medagliache presentiamo è l’unica, nella serie di medaglie del Regno delle Due Sicilie del periodo borbonico, a raffigurare una principessa del Sacro Romano Impero. Venne coniata nel 1784, in memoria della giovane principessa Livia Doria Carafa di Roccella, morta nel 1779 all’età di 33 anni. La sua creazione è dovuta all’opera del maestro incisore Bernardo Perger, di origine tedesca, attivo alla zecca di Napoli dal 1767 al 1789.