Studi e articoli di numismatica sulle medaglie napoletane.
ALLA MEMORIA DELLA PRINCIPESSA LIVIA DORIA CARAFA FU DEDICATA UNA SPLENDIDA MEDAGLIA, VERO CAPOLAVORO DELL’ARTE SETTECENTESCA. ECCONE LA STORIA.
La splendida medagliache presentiamo è l’unica, nella serie di medaglie del Regno delle Due Sicilie del periodo borbonico, a raffigurare una principessa del Sacro Romano Impero. Venne coniata nel 1784, in memoria della giovane principessa Livia Doria Carafa di Roccella, morta nel 1779 all’età di 33 anni. La sua creazione è dovuta all’opera del maestro incisore Bernardo Perger, di origine tedesca, attivo alla zecca di Napoli dal 1767 al 1789.
Approfondimento sulle medaglie della Lavanda del 1849 e 1850.
Nel novembre del 1848, a seguito dell’assassinio del capo del governo pontificio Pellegrino Rossi, la situazione interna allo Stato pontificio precipitò e il Santo Padre fuggì da Roma riparando nel Regno delle Due Sicilie sotto la protezione dei Borbone, dapprima a Gaeta il 24 novembre del 1848 e successivamente a Portici il 4 Settembre 1849 rimanendovi fino al 4 aprile 1850 (come confermato nel rovescio della medaglia del 1850, rif. D’Auria 230). Durante questo soggiorno egli ebbe modo di visitare numerose località religiose e industriali delle Due Sicilie e fu un’occasione per i Borbone per dimostrare tutta la loro ospitalità e generosità all’illustre ospite. Si tratta di una pagina di storia molto importante per le due nazioni poiché in quel travagliato periodo i rispettivi sovrani dimostrarono attaccamento e lealtà reciproca, un vero e proprio gemellaggio testimoniato anche attraverso la medaglia qui di seguito illustrata dove il busto del Pontefice è affiancato a quello di Ferdinando II di Borbone.
di Michelangelo Bonì
Nel 1859 Giuseppe Barone, valoroso incisore palermitano, pensò di omaggiare Ferdinando II di Borbone re del Regno delle Due Sicilie, con una superba medaglia. Nell’articolo che segue, parleremo ampiamente di tale coniazione vero fiore all’occhiello di tutta la medaglistica borbonica siciliana e, inoltre, analizzeremo l’attività artistica del suo illustre autore.
Tuttavia, prima di far questo, per un corretto inquadramento storico, sarà utile ed interessante raccontare gli ultimi mesi di vita (dal gennaio al maggio del 1859), dello stesso Ferdinando II, certamente, uno fra i più celebri e generosi sovrani che forse più di tutti promosse lo sviluppo della cultura e della tecnologia nel suo regno, portandolo a meritarsi l’appellativo di “terra dei primati”.
di Francesco di Rauso – da Panorama Numismatico nr. 234 / Novembre 2008
Ho avuto occasione dal dr. D’Auria di ultimare gli studi su questa medaglia grazie al libro, da lui gentilmente messomi a disposizione, dal quale ho attinto le notizie utili alla stesura del seguente articolo. Il libro intitolato Le compagnie del gas in Napoli. A cura della compagnia Napoletana Gas nel centenario della sua costituzione 1862-1962, Napoli 1962 si è rivelato una miniera d’informazioni sul sistema d’illuminazione pubblica della città di Napoli, dai primi sistemi d’illuminazione ad olio, fino al sistema d’illuminazione a gas idrogeno. Nel leggere le cronache ed i documenti dell’epoca fantastico con la mente e mi pare di ritornare, in alcuni momenti, indietro nel tempo, in un XIX secolo in pieno fervore culturale, in una Napoli ricca e progressista, regnata da un sovrano che fece tanto per il benessere del suo Regno che più di tutti gli altri Stati italiani era al passo con i tempi sia sul piano economico che industriale e che nulla aveva da invidiare agli altri grandi Stati europei.
Quaderni di Panorama Numismatico – di Francesco di Rauso e Gionata Barbieri – da Panorama Numismatico nr.248/Febbraio 2010
Elia Pulcheria, Santa ed imperatrice dell’Impero Romano d’Oriente, è la protagonista di una medaglia coniata nella zecca di Napoli nel 1862, nella quale sono nascosti dei particolari a dir poco equivoci per il momento storico in cui venne realizzata.
Nel corso di questo articolo discuteremo, grazie ad alcuni documenti consultati presso i principali archivi napoletani ed altro materiale costituente pronunciamento ufficiale della Chiesa, per quali motivi Ella venne venerata a Napoli in quel periodo e, soprattutto, perché un incisore napoletano di nome Luigi Arnaud abbia inciso questo conio.
Iniziamo con la descrizione sintetica della medaglia, poi passeremo ad una panoramica storico-numismatica che intende rammentare ai lettori chi era Elia Pulcheria.