Medaglie fasciste: articoli e saggi su medaglie di epoca fascista tratti da Panorama Numismatico.
Medaglia n.1
D/ Nel campo: veduta del castello estense affiancato a sinistra dallo stemma della provincia e da rami d’alloro avvolti da nastro sul quale appare la scritta: XX / DICEMBRE / MCMXX
Alla base dei rami: S. J.
Nell’esergo, su quattro righe: VNA STRAGE DI GIOVINEZZA QVI SEGNO’ / IL TRACOLLO DI VNA BARBARIE / E L’ALBA DELLA PATRIA / RESVRREZIONE
R/ Nel campo, su tredi ci righe: 19221 / LE POPOLAZIONI / DELLA PROVINCIA I RlSORTE A LIBERA VITA / PEL SACRlFlClO CRVENTO / E L’AZIONE / VIGILE E GAGLIARDA / DELLA GIOVINEZZA FASCISTA / FERRARESE / QVESTO SEGNO / CHE E’ PEGNO DI / MEMORE GRATITVDlNE / OFFRONO
Autore: non indicato; Coniazione: Johnson; Bordo: liscio;
Diametro: mm 35 con cambretta; Metallo: bronzo; Riferimenti: Casolari 35
Trattasi della prima medaglia di chiara iconografia fascista emessa a Ferrara.
Premessa dell’autore Renzo Bruni
Perché un’opera su Balbo?
Immediatamente mi viene da rispondere: perché, essendo ferrarese, rientra nell’orbita dei miei studi. Questa risposta è assolutamente giusta ma non sufficiente, in quanto molti sono i ferraresi che meriterebbero di essere ricordati. La motivazione più profonda è forse nella seguente frase, rubata al Guerri 1: La storia di Balbo è la favola realizzata dell’uomo della strada che dice “se comandassi io” e arriva davvero a comandare, autore, vittima e complice del sistema in cui opera e di cui non si sa liberare. Queste righe evidenzieranno il Balbo alpino, squadrista, rivoluzionario, giornalista, aviatore, governatore. Ma nessuno degli aspetti che hanno caratterizzare l’esistenza di Balbo sarà esaltalo, né saranno espressi giudizi sul suo operato o sulle sue idee, perché questo non rientra nello scopo di questo studio. Una cosa sola sarà esaltata: l’arte della medaglia.
Renzo Bruni
- Giordano Bruno Guerri, ltalo Balbo. Milano 1998, p. 13. A quest’opera mi sono riferito per raccontare le vicende che hanno caratterizzato la vita di questo personaggio. ↩
ALLA NIPIOLOGIA, SCIENZA FONDATA DA ERNESTO CACACE NEL 1905, ANTESIGNANO DELLA PEDIATRIA, VENNE DEDICATA UNA MEDAGLIA SU CUI COMPAIONO ELEMENTI RAPPRESENTATIVI DELL’IDEOLOGIA FASCISTA.
Recentemente un attento collezionista mi ha segnalato una medaglia che ha catturato immediatamente la mia attenzione in quanto portatrice di notizie sconosciute e, per me, molto curiose.
Il primo aspetto che ha catturato la mia attenzione è l’oggetto del congresso: Nipiologia, termine che, sinceramente, mi era del tutto sconosciuto.
Come riportato dall’Enciclopedia Italiana (edizione 1934), il termine deriva dalle parole greche νηπιος “infante” e λογος “discorso” e pertanto rappresenta la scienza della prima età, cioè dell’età in cui non si parla, ossia lo studio integrale del lattante da tutti i punti di vista: biologico, psicologico, antropologico, clinico, igienico, giuridico, storico, sociologico, pedagogico. La nipiologia è una branca scientifica speciale, perché speciale è lo studio del bambino lattante il quale ha tutte le attività, ma germinali, poco differenziate e in via d’evoluzione e perciò ha caratteristiche proprie e una personalità che lo distingue notevolmente dal bambino degli altri periodi dell’infanzia. Per questa scarsa differenziazione delle sue attività, il lattante non si può facilmente studiare da specialisti differenti da punti di vista unilaterali, ma deve essere studiato in tutta la sua interezza.
Segue: articolo completo in formato pdf tratto dal numero nr.283 di Panorama Numismatico di prossima uscita.