Articoli e studi numismatici su gettoni, tessere e pesi monetali, pseudo-monete tratti da Panorama Numismatico.
da Panorama Numismatico n. 108, maggio 1997
I miniassegni
di Stefano Di Virgilio
L’emergenza monetaria del 1974
Come era già successo alla fine del secolo scorso, anche tra il 1974 e il 1978 l’Italia fu alle prese con una nuova emergenza monetaria. Questa volta a sparire, con un’accelerazione repentina nel 1976, furono i pezzi da 20, 50 e 100 lire; fu soprattutto la mancanza dei tagli da 50 e da 100 lire a creare i maggiori problemi. Con questi valori, infatti, si compivano numerose transazioni, specie nel piccolo commercio; anche i caselli autostradali incontravano serie difficoltà nel dare il resto. […]
Tra i primi surrogati vi furono alcuni tondelli di plastica contenenti francobolli: la misura era resa necessaria dalla loro naturale fragilità e dalla facilità con cui potevano perdersi. Si ricorse anche ai gettoni telefonici che erano tra i più accettati. […]
Articolo completo in formato pdf
di Alberto Castellotti
Di questi tempi, vista la enorme diffusione della numismatica ma soprattutto dei mezzi con cui questa scienza viene resa fruibile dai tanti appassionati e cultori, si va facendo strada un interesse per altri aspetti che gli strenui sostenitori della moneta vorrebbero definire minori o secondari ma che, a volerli ben considerare, rappresentano una fonte di conoscenze storiche, agiografiche e artistiche non meno importanti di quelle della sorella maggiore.
Uno fra i tanti è quello delle medaglie religiose o devozionali che dir si voglia, terreno meno impegnativo di quello legato alle monete ma ugualmente stimolante per la ricerca, almeno dal punto di vista spaziale, se non temporale, e altrettanto vasto e variegato. Ci troviamo di fronte a un macrocosmo dalle indiscusse risorse estetiche, tenuto conto che al “sacro” si sono dedicati da sempre gli artisti migliori ma, d’altronde, anche le monete rappresentano il dualismo tra sacro e profano.
(altro…)
di Andrea Buti
Lo scopo della chiacchierata del novembre ’95, con gli amici del Circolo Numismatico Corrado Astengo di Genova, non è stato quello di parlare di Giovanni trovano Gatta, un illustre sconosciuto ai più, e tra questi colloco addirittura i collezionisti di pesi monetali, che sono già una schiera esigua, ma quello semmai di visitare la Zecca di Napoli nei secoli XVI e XVII, durante la dominazione spagnola, e di chiarire il ruolo dei Gatta – il nostro in effetti non è il solo della famiglia a ricoprire un ruolo ufficiale all’interno della Zecca – e di altri campioni di quegli anni.
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di Giampiero Bettinetti
LE TESSERE DI BENEFICENZA RAPPRESENTANO UNA VERA NICCHIA DEL COLLEZIONISMO NUMISMATICO. INTERPRETARLE E’ OGGI MOLTO DIFFICILE. QUESTO ARTICOLO CERCA DI SPIEGARNE ALCUNE MILANESI.
In un articolo precedente (Panorama Numismatico, n. 229, pag. 41) si è parlato delle tessere (o segni) di beneficenza distribuite ai poveri dal consorzio della Misericordia di Milano, l’ente benefico fondato nel 1368 dai ricchi mercanti della città che vollero mettere la loro esperienza nella gestione dei patrimoni al servizio dei meno abbienti curando i lasciti elargiti in loro favore da tantissimi cittadini. La tessera poteva riportare su un lato il motto del consorzio (Per misericordiam salvi sumus) o il monogramma del consorzio (MS coronato e in cartiglio in cerchio di virgolette) e sull’altro lato il tipo di elemosina alla quale essa era destinata oppure la festività in relazione alla quale era distribuita (Fig. 1).
Questa miniatura di scuola lombarda del sec. XV tratta da M. G. Bascapè, P. M. Galimberti, S. Rebora, Il tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (ex ECA) di Milano, Silvana Editoriale, Milano, 2001, p. 81, illustra la distribuzione delle elemosine in natura al consorzio della Misericordia. La descrizione della scena è presa da I. Riboli, M. G. Bascapè, Statuti miniati dei luoghi pii elemosinieri, Milano, Amministrazione delle II.PP.A.B. (ex E.C.A.), 1990, vol. II.