Articoli e studi di numismatica su cartamoneta e banconote.
È stato pubblicato il n. 13, Anno VII di AIC Magazine, direttore Stefano Poddi, la rivista dell’Associazione Italiana Cartamoneta, Associazione no-profit.
Il primo articolo a firma del direttore è un sincero omaggio al Prof. Guido Crapanzano, recentemente scomparso. Nell’articolo, che contiene un’articolata biografia del Professore, Un uomo al di fuori del comune, sono narrati episodi e vicende che lo hanno visto primeggiare nel campo della numismatica cartacea in Italia e nel mondo. Uomo dai molteplici interessi, dalla vita avventurosa e dalla spiccata curiosità intellettuale per tutto quello che la vita gli poteva offrire, grande studioso e personalità dalla cultura enciclopedica, sapeva imparare da tutti. (altro…)
di Michele Straziota
da «Panorama Numismatico», n. 379, marzo 2024, pp. 49-51.
Spesso nell’ambiente numismatico le banconote vengono considerate esclusivamente per il loro contenuto economico e collezionistico; cioè esiste la percezione che vengano trattate unicamente attraverso il loro prezzo, che sia congruo o meno, o se può essere un investimento e possibilmente che sia pagata il meno possibile. D’altro canto, esiste la perentoria esigenza che tali banconote siano esteticamente impeccabili. Da qui la forsennata ricerca, soprattutto negli ultimi anni, della conservazione del fior di stampa. Tutto ciò in contrasto con l’obiettivo per cui la banconota è stata creata, quella di essere maneggiata e destinata alla circolazione. (altro…)
di Jakub Jan Groborz
da Panorama Numismatico n. 381, marzo 2022
La numismatica in quanto tale non è soltanto una forma di collezionismo bensì una vera e propria disciplina, all’interno della quale confluiscono e si legano tanti altri settori. La moneta è un prodotto culturale, una delle maggiori invenzioni umane che produsse un cambiamento della vita sociale dei popoli. Fin dalla sua nascita1 ha fatto sentire le sue potenzialità, anzitutto come strumento economico: massimizzazione della produzione e del reddito, semplificazione e sviluppo dei commerci tra le popolazioni, diminuzione dei tempi e costi di transazione. Nella sua funzione sociale la moneta si è sviluppata e perfezionata di generazione in generazione, come la navigazione e la scrittura, a tal punto da diventare un oggetto quotidiano e fondamentale. Va ricordato il suo ruolo rappresentativo, con i numerosi simboli ed iconografie che danno vita al passato di una nazione, di un popolo, di una civiltà, alla sua storia più profonda e radicale, alla sua tradizione.
(altro…)
L’International Bank Note Society (IBNS) ha selezionato la banconota del Banco del Messico per ricevere il prestigioso riconoscimento “Banconota dell’Anno” per l’anno 2020 tra le oltre 100 nuove banconote emesse al mondo. Di queste, solo 24 hanno ottenuto la nomina dai membri dell’IBS e, fin quasi dal principio, la nuova banconota messicana da 100 pesos in polimero aveva ampiamente guidato la classifica dei voti, seguita dalle nuove 20 sterline della Royal Bank of Scotland (Kate Cranton, sala da tè/scoiattoli). Per il terzo posto c’è stato un virtuale pareggio tra la Banca Ulster del Nord Irlanda (20 sterline flora/musici di strada), le Bahamas (5 dollari statista/ballerini junkanoo) e Fiji (50 dollari Anniversario di Indipendenza). Per completare, al settimo posto si sono classificate la Banca d’Inghilterra (20 sterline Regina/J.M.W. Turner con dipinto) e quella della Clydersdale Bank scozzese (20 sterline Robert the Bruce/san Kilda). Le nomine hanno riguardato i 5 Continenti (Africa, Asia, Australia, Europa e sud America), l’America Centrale (3 nazioni isolane, 2 delle quali nei Caraibi) e il Medio Oriente.
Giunta al sessantesimo anno di vita, l’IBNS conta circa 2.000 soci al mondo. Come organizzazione nonprofit, il suo scopo è di promuovere, stimolare e favorire lo studio, il collezionismo e la diffusione di informazioni riguardanti la cartamoneta. I vincitori del titolo “Banconota dell’Anno”, più di recente, sono stati Aruba (2019), Canada (2018), Svizzera (2017 e 2016), Nuova Zelanda (2015), Trinidad & Tobago (2014), Kazakistan (2013, 2012, 2011), Uganda (2010), Bermuda (2009), Samoa (2008), Bank of Scozia (2007), Comore ( 2006), Isole Faroer (2005), Canada (2004).
da Panorama Numismatico n. 108, maggio 1997
I miniassegni
di Stefano Di Virgilio
L’emergenza monetaria del 1974
Come era già successo alla fine del secolo scorso, anche tra il 1974 e il 1978 l’Italia fu alle prese con una nuova emergenza monetaria. Questa volta a sparire, con un’accelerazione repentina nel 1976, furono i pezzi da 20, 50 e 100 lire; fu soprattutto la mancanza dei tagli da 50 e da 100 lire a creare i maggiori problemi. Con questi valori, infatti, si compivano numerose transazioni, specie nel piccolo commercio; anche i caselli autostradali incontravano serie difficoltà nel dare il resto. […]
Tra i primi surrogati vi furono alcuni tondelli di plastica contenenti francobolli: la misura era resa necessaria dalla loro naturale fragilità e dalla facilità con cui potevano perdersi. Si ricorse anche ai gettoni telefonici che erano tra i più accettati. […]
Articolo completo in formato pdf