Questo splendido volume, di grandi dimensioni, riccamente illustrato, si occupa delle monete mondiali emesse a favore della F.A.O. Come noto la F.A.O. (Food and Agricolture Organization – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) è un’agenzia delle Nazioni Unite con il mandato di accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produzione agricola, contribuire alla commercializzazione e alla distribuzione dei prodotti alimentari, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, soprattutto quelle rurali. Fu fondata, il 16 ottobre 1945, nella città di Québec (Canada) e, dal 1951, la sua sede si trova a Roma alle terme di Caracolla. Mi piace ricordare che un primo tentativo di creare un ente internazionale per la cooperazione in materia agricola si ebbe, nel 1905, ad opera di Vittorio Emanuele III, il re numismatico, il quale, assieme ai rappresentanti di altri 74 stati, sottoscrisse la creazione dell’Istituto internazionale di agricoltura. Le finalità erano certamente limitate in quanto era prevista solamente la raccolta e la pubblicazione di informazioni statistiche ed economiche relative all’agricoltura con la possibilità di elaborare delle proposte da sottoporre all’approvazione dei vari governi nazionali. All’istituzione della F.A.O. venne attuato un programma di cinque anni che, si pensava, sarebbe stato sufficiente a debellare il flagello della fame. Nonostante le iniziative si siano succedute negli anni, ancora oggi, la fame rimane la causa diretta o indiretta della morte di moltissime persone e la F.A.O. continua a fornire assistenza ai paesi nello sviluppo del settore rurale, agro-alimentare, e ad elaborare strategie e politiche per la riduzione della fame mondiale.
Molte iniziative e progetti sono stati attuati per reperire fondi e per sensibilizzare l’opinione pubblica. Tra le tante, nel 1968., fu attivato il programma “Grow More Food”, produrre più cibo, che prevedeva la coniazione di monete con scritte, immagini, scene agricole con lo scopo di mandare un messaggio di lotta e di speranza. Dieci i paesi che parteciparono all’iniziativa tra essi Bolivia, Burundi, Ceylon (ora Sri Lanka), Libano, Nepal, Sudan, Uganda, Città del Vaticano. Negli anni successivi altre nazioni aderirono all’iniziativa, più di 70 alla fine degli anni settanta, fino ad arrivare ad un totale di 119. I profitti, ricavati dalla commercializzazione sul mercato collezionistico numismatico, hanno contribuito alla buona riuscita dei progetti di sviluppo agricolo e supporto alimentare attuati a livello mondiale ed anche degli interventi che avevano come ulteriore fine l’emancipazione della donna, ad esempio le cooperative di donne rurali in Messico. A differenza dei francobolli le monete circolano per molti anni e la propaganda è sicuramente più capillare e didattica; nei paesi in via di sviluppo e nelle comunità più arretrate è più probabile che le popolazioni vengano a contatto con monete, anche se di basso valore nominale, perché indispensabili per la vita quotidiana, piuttosto che con i francobolli. Questo spiega l’enorme successo dell’iniziativa (Money and Medals F.A.O.) e le monete emesse sono oltre 1.200. Purtroppo i cambiamenti avvenuti nella società e nella cultura degli ultimi anni hanno indotto, nel 2009, la F.A.O. a prendere la decisione di concludere il programma numismatico per attivare altre iniziative promozionali basate sulle nuove tecnologie. Questo, purtroppo, è il segno che la numismatica oggi ha perso un po’ di quella presa popolare, fascino, attrazione che forse aveva qualche decennio fa.
Sfogliando il catalogo si può rimanere stupiti dal numero dei conii e dalla loro sorprendente varietà. Ci sono monete emesse da Bhutan, Birmania (Myanmar), Vietnam, Pakistan, Filippine, Corea del Sud sulla coltivazione del riso, mentre India, Iran, Siria, Sudan illustrano frumento, orzo e mais. Per non parlare della frutta e della verdura, le olive dalla Giordania e Croazia, i datteri dagli Emirati Arabi Uniti, l’umile cavolo sul pezzo da 6 cent delle Seychelles. Ed ancora cacao (Trinidad), caffè (Rwanda, Brasile), soia e canna da zucchero (Brasile), girasole e granoturco (Marocco), banane (Barbados, Dominica), arachidi (Gambia, Guinea), miglio (Mali, Vietnam), pomodori (Guernsey), vanillia, mais e cocomeri (Tonga), cocco (Samoa). Ci sono anche monete che hanno come soggetto le risorse idriche (Egitto, diga di Assuan; Siria, diga di Eufrate), la conservazione del suolo (Bangladesh, Tailandia), il risparmio (Indonesia), la riforma agraria (Algeria), la pianificazione famigliare (Indonesia, Turchia), l’emancipazione e i diritti delle donne (Egitto, Turchia, Tailandia, Nepal), la giornata mondiale dell’alimentazione, la biodiversità, gli anniversari F.A.O. L’Isola di Man, nel 1977, ha emesso un mezzo penny con l’immagine dell’aringa atlantica, a sostegno dell’industria ittica locale, e la scritta Food for all (alimenti per tutti). Per quanto riguarda il nostro paese sono stati emessi 6 pezzi, tutti destinati alla circolazione: il primo, nel 1979 (100 lire F.A.O.), per commemorare la conferenza mondiale della F.A.O. tenutasi a Roma (12 luglio 1979) con la figura di una giovenca mentre allatta un vitello; l’ultimo, nel 2004, dedicato al World Food Programme (2 euro programma alimentare mondiale). Non mancano figure di animali come il Bufalo d’acqua (Filippine), la testuggine marina (Saint Helena e Ascension), le pecore (Somalia, Turchia), leone e giraffa (Congo), pesce spada (Seychelles ), i cauri (Ghana), il granchio (Guernsey). Ma questi non sono che pochi esempi scelti fra i tanti, l’elenco potrebbe continuare a lungo. Si possono ammirare spiccioli comunissimi destinati alla circolazione dalla tiratura molto elevata, non sempre di ottima fattura, accanto a pezzi in metallo prezioso riservati ai collezionisti e, in genere, di una certa rarità.
Come già ricordato le nazioni coinvolte sono 119 e nel catalogo sono elencate in ordine alfabetico, si parte con l’Afghanistan e si arriva allo Zambia, passando anche per il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), ordine che conserva le prerogative di un ente indipendente e sovrano, emette francobolli e conia monete. Sorprendentemente fra le nazioni non troviamo Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia che quindi non hanno coniato monete per la F.A.O. Attilio Armiento, per ciascun paese, presenta, nell’ordine, bandiera, stemma, posizione e cartina geografica oltre ad alcune brevi note di carattere storico, economico e delle attività svolte dalla F.A.O sul territorio. Segue il repertorio delle monete illustrate con denominazione, metallo, diametro, peso e contorno, data di emissione, sono anche fornite informazioni su zecca, tiratura, grado di rarità (da CC a R5) e il riferimento alla classificazione del Catalog of Word Coin. L’autore ha pure indicato una valutazione, in euro, di ogni singola moneta in base alla sua personale esperienza in quattro gradi di conservazione: splendido, fior di conio, BU (brillante non circolate), fondo specchio. Il volume termina con un capitolo dedicato ai pannelli e agli album che la F.A.O. ha emesso, nel periodo 1969-1978, per riunire le varie emissioni.
Ho incontrato personalmente l’autore di questo libro al convegno numismatico di Verona (maggio 2011) e, durante un cordiale colloquio, abbiamo parlato della sua grande passione: le monete emesse a favore della F.A.O. Il frutto di cinque anni di intenso lavoro, e di una forte motivazione, è questo splendido volume, riccamente illustrato, che rappresenta una catalogazione sistematica completa di tutte le emissioni mondiali par la F.A.O. Pubblicazione che mancava e colma quel vuoto che si riscontrava in numismatica in merito a questa avvincente tematica che appassiona e accomuna moltissimi collezionisti a livello mondiale (esiste anche un’edizione in inglese). In conclusione un buon libro che merita di figurare nelle librerie dei cultori di numismatica ma anche in quelle di chi si interessa di biodiversità, di pari opportunità, di uguaglianza fra i popoli. Questo catalogo ci fa scoprire, o riscoprire, tante affascinanti monete che ci ricordano una sfida lanciata contro la fame nel mondo, ancora oggi portata avanti dalla F.A.O. Monete di “solidarietà”, permettetemi di chiamarle in questo modo, ci presentano un aspetto particolare della numismatica, grazie ad essa, tante persone hanno contribuito a rendere migliore la vita di tante altre. Grazie Attilio per questo catalogo pieno di umanità.
Attilio Armiento
CATALOGO INTERNAZIONALE MONETE F.A.O.
EDIZIONE ITALIANA
2010
Armiento Edizioni
364 pp., 21,5 x 30 cm
65,00 Euro
2 Comments
PASQUALE BUSETTI
Mi complimento per la lodevole iniziativa ,questo catalogo oltre che aggiornare la valutazione delle monete della FAO richiesto certamente da molti collezionisti ,sensibilizza ancor piu’ il tema dell’alimentazione mondiale .
Sapete dirmi se raccoglie tutte le monete FAO e anche la collezione World Food Day 1981 -proof issues ?
inoltre dove posso trovare questo catalogo?
grazie infinite pasquale
Giuseppe Vecchio
Dove si può comprare il catalogo?