In queste righe dobbiamo formulare un doppio augurio: alla rivista che ci ospita che, con questo numero, spegne “300 candeline”, e non sono poche, in un momento in cui la crisi attanaglia anche la stampa periodica, numismatica e non solo. E un augurio va formulato al Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo, che ha appena visto la luce.
Ci sono delle coincidenze fortuite che vanno rimarcate: esattamente 25 anni orsono cessavano le pubblicazioni del «Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano», fondato nel 1913. Quindi, esattamente a un secolo di distanza, la città di Napoli può celebrare il ritorno sia di un nuovo Circolo Numismatico che di uno strumento di diffusione, che si inserisce nella grande tradizione della numismatica partenopea. Non è questo il luogo ma non si può non riconoscere il ruolo avuto da studiosi come Memmo Cagiati, Carlo Prota, Nicola Borrelli, Giovanni Bovi, per citarne solo alcuni, nel panorama della scienza delle monete. Questo Bollettino nasce quale strumento visibile del nuovo Circolo Numismatico Partenopeo, che sta ricevendo, meritatamente, molte adesioni; ed è stato presentato nella cornice del Convegno Numismatico che si è tenuto a Napoli, precisamente nell’Hotel Terme di Agnano, dal 26 al 28 settembre, presenziato da numerosi operatori commerciali di rilievo, a cui ha fatto da cornice un congruo numero di visitatori e di appassionati. Non possiamo non complimentarci con i promotori del neo-nato Circolo e con la redazione del nuovo Bollettino; un particolare riconoscimento è da attribuire a Francesco Di Rauso, vero “motore mobile” delle iniziative.
Ovviamente nel primo numero del Bollettino, i contributi di numismatica meridionale, e napoletana in particolare, sono preponderanti: dopo la Presentazione da parte del presidente del Circolo, Antonio Cava, il primo contributo è di Raffaele Iula che presenta Silbannacco, la numismatica racconta, poi troviamo di Nicola Tammaro, Una rarissima moneta data di Costantino I; segue Su di un particolare follaro della zecca di Salerno: nota esplicativa dei metodi d’interpretazione iconografica di Raffaele Iula. Ancora, Alberto D’Andrea propone La monetazione siciliana di Giustiniano I, Francesco Punzi si sofferma su I multipli aurei napoletani e messinesi dei cugini Aragonesi. Una sfida numismatica tra i due Ferdinandi, mentre Fabrizio Arpaia indaga su I tarì napoletani di Filippo II re di Spagna (1556-1598). Appunti ragionati su una nuova classificazione.
Per la medaglistica, Davide Maria Gabriele e Michelangelo Bonì si soffermano su La figura dell’illustre poeta Giovanni Meli nella medaglistica del regno delle Due Sicilie riportando, nello studio, interessanti nozioni storiche e numismatiche riguardanti sia il Meli che gli incisori delle medaglie in oggetto. A chiudere, la ponderosa ricerca di circa 130 pagine Maestri di zecca (poi Direttori) di Prova (poi Direttori alla fabbricazione) ed Incisori della Zecca Napoletana dal 1734 al 1860 di Francesco Di Rauso e Pietro Magliocca, una ricerca d’archivio corredata da immagini di splendide monete e medaglie napoletane, e numerose scoperte in campo archivistico e numismatico tra le quali spiccano nuove figure di incisori della Regia zecca di Napoli quali Filippo e Vincenzo Aveta; tanti gli esemplari inediti riportati nelle tavole. Un lavoro molto utile anche per aver decifrato per la prima volta sigle ed acronimi presenti nelle medaglie napoletane del XIX secolo.
BOLLETTINO DEL CIRCOLO NUMISMATICO PARTENOPEO I, 2014
pp. 240
24 x 17 cm
Info: circolopartenopeo@libero.it
2 Comments
GIUSEPPE VITIELLO
Dove è possibile acquistare questo numero del Bollettino ??
Maria Chiara Monaldi
Provi a contattare il Circolo Numismatico Partenopeo, tramite e-mail: circolopartenopeo@libero.it
oppure tramite la pagina Facebook: https://www.facebook.com/people/Circolo-Numismatico-Partenopeo/100064838015204/
Spero abbiano ancora copie disponibili.
Qui il sito del Circolo: http://ilportaledelsud.org/menu.htm