L’estate londinese si rivela densa di avvenimenti importanti. Non solo le Olimpiadi, anche da Baldwin’s l’aria freme di novità. Si sta preparando la seconda parte della Collezione Bentley, comprendente circa 540 sovrane in oro appartenenti alle serie più complete delle zecche coloniali. La seconda parte della Collezione, la cui asta si tiene il 27 settembre, comprende alcune delle monete più rare, inclusa la favolosa moneta Sydney 1920.
Le sovrane che recano una piccola lettera sotto il busto o lo stemma, oppure in basso, sotto San Giorgio, provengono da zecche coloniali e il tipo di lettera identifica quale. In Australia le zecche si trovavano a Sydney, Melbourne e Perth ma vi erano anche sedi in altri paesi, a Ottawa in Canada, a Bombay in India e a Pretoria in Sudafrica.
Dei 540 lotti messi in asta, 250 sono stati coniati in Australia e comprendonno la serie completa delle 115 monete della zecca di Sydney per ogni anno di attività (1855-1926).
La sovrana del 1920 è una delle più rare monete australiane che siano mai state messe all’asta, una delle sole quattro di cui si conosca l’esistenza. La sua stima si aggira tra le 300.000 e le 400.000 sterline. In precedenza era stata venduta a un’asta pubblica nel 2006 per la cifra di 582.500 dollari australiani. Seppure la zecca australiana abbia coniato migliaia di monete quello stesso anno, non del tutto chiari restano i motivi sul perché così pochi pezzi siano giunti fino a noi. Alcuni ipotizzano che siano state fuse, altri che siano state datate con il 1919. Comunque sia, non è da poco tempo che i collezionisti sono al corrente della sua rarità. L’interesse che ha suscitato all’interno del mercato australiano la notizia della sua messa in asta, fa pensare che la moneta potrebbe anche tornare nel luogo dove ebbe origine.
Il lotto più interessante tra le monete australiane riguarda il gettone Adelaide. Nella Collezione è stato incluso un esemplare della versione 1852, tipo 2, inciso da Joshua Payne. Negli anni Quaranta dell’Ottocento circolava poco denaro in Australia e la popolazione era obbligata a commerciare in polvere d’oro. Le pressioni per impiantare una zecca si fecero sentire sempre più forti. Queste affascinanti monete-gettoni non hanno mai recato il sigillo reale delle monete la cui circolazione era approvata ufficialmente e per qualche tempo furono utilizzate come gettoni d’oro. Erano simili alle sovrane ma non recavano l’immagine di San Giorgio e il drago né il busto della regina. Appena i regnanti inglesi vennero a conoscenza di ciò che stava succedendo, 40.000 sovrane inglesi vennero spedite in tutta fretta e messe in circolazione ponendo fine alla circolazione dei gettoni che cessarono di avere validità il 17 febbraio 1853.
Altre monete rilevanti coniate nella zecca di Sydney sono la sovrana 1855 Victoria Gold, una tra più difficili da trovare in ottimo stato di conservazione, e la sovrana Victoria Proof Gold del 1887, con il busto della regina, emessa in occasione del suo anniversario. Le zecche di Melbourn e Perth sono ben rappresentate rispettivamente da 100 e 34 pezzi. Tra questi, la sovrana 1887 Victoria Melbourne in oro, il tipo più raro con lo scudo vittoriano sul rovescio, com’era in uso prima dell’anniversario del 1887. Da Perth, invece, proviene la sovrana d’oro di Giorgio V del 1926, la più rara coniata da questa zecca, con inciso il ritratto del re sul diritto e l’immagine di San Giorgio e il drago sul rovescio.
La zecca di Ottawa, in Canada, non ha prodotto monete ogni anno, perché non ve n’era necessità. In ogni caso, la Collezione Bentley presenta monete per ogni anno di attività della zecca. Il pezzo più importante è la moneta del 1916 C di Giorgio V, tipo Imperiale, la più rara sovrana attualmente in commercio oggi. Insieme a questa, rilevanza notevole ha anche la sovrana del 1908 C di Edoardo VII nella versione Proof Gold che proviene dal primo lotto di sovrane emesse dalla zecca, una dei soli 646 pezzi. La zecca di Ottawa coniava inizialmente soltanto monete satinate e questo esemplare si è conservato magnificamente. Infine, la sovrana del 1911 C di Giorgio V in oro, tipo Imperiale, che colpisce per la rarità e la stima, risalente all’anno dell’incoronazione di Giorgio V.
Dei cinque lotti coniati dalla zecca di Bombay, si deve menzionare la sovrana del 1918 I di Giorgio I, versione oro e tipo Imperiale, senza dubbio la più importante.
Dal Sudafrica provengono le due sovrane dei primi tempi della zecca, coniate nel 1874 con l’immagine del Presidente Burgers, entrambe superbi esemplari di Proof Gold Een Pond molto rari, dei quali il primo è stato battuto nella zecca di Heaton e mostra le armi della Repubblica sul rovescio. Un’altra moneta della Collezione Bentley risale invece al 1898 e rappresenta il busto del Presidente Kruger, uno dei 130 esemplari ribattuti con la data ’99 sotto il busto di cui rimangono pochissimi pezzi. Infine, vi è la sovrana di Giorgio V del 1923 SA, tipo Imperiale, proveniente dalla zecca di Pretoria, che è stata messa in circolazione come moneta corrente in soli 406 esemplari e questa presentata in asta è una delle migliori varianti.
La prima parte della Collezione Bentley è stata battuta nel maggio 2012 per 899,346 sterline; la seconda parte sarà messa all’asta il 27 settembre prossimo in contemporanea con Coinex, la convention numismatica più importante tra quelle che si tengono a Londra, e a maggio 2013 sarà battuta la terza parte con più di 300 lotti tra i quali le più belle tra le sovrane di Giorgio III risalenti al 1819.
Per ogni informazione e per richiedere il catalogo, è possibile consultare il sito www.baldwin.co.uk/bentley