La casa d’asta Münzen & Medaillen GmbH terrà la sua 37a Asta Numismatica il prossimo 23 novembre a Stoccarda con monete che vanno dalle antiche alle moderne oltre ad una vasta selezione di lotti di letteratura numismatica.
In particolare evidenza tra le monete antiche c’é una serie di 52 denari di Roma repubblica del magistrato L.Papius: tutti dello stesso tipo, si differenziano attraverso un’ampia varietà di contrassegni di zecca posti sia sul fronte che sul rovescio delle monete. C’é sempre una relazione tra i simboli scelti per fronte e rovescio: un paio secchi e otre, martello e scalpello, coccodrillo e ippopotamo, lampada ad olio e fiasco d’olio, serratura e chiave compaiono assieme sulla stessa moneta. La serie di denari rappresenta un tentativo di capire come funzionassero i segni di zecca e sono presenti solo denari in cui i simboli siano chiaramente identificabili.
L’Imperatore Adriano è messo in risalto da una serie di denari che commemorano i suoi viaggi attraverso la rappresentazione nei rovesci di personificazioni di Egitto, Africa, Spagna, Italia e Germania. Nell’asta ci sono inoltre un certo numero di rare raffigurazioni di imperatrici romane su denari in buona conservazione, incluso Giulia, la figlia di Tito, Paolina, la moglie di Massimino, e Tranquillina, la moglie di Gordiano III. Infine é presente una selezione di monete d’argento poco comuni del tardo impero come silique e quinari.
Nella sezione dedicata alle monete medioevali spicca una collezione di monete della contea di Montfort.
Una serie di fiorini d’oro fu coniata in diversi stati europei. La coniazione di questo tipo di monete, con un la raffigurazione di un giglio e un ritratto di Giovanni Battista sul rovescio, iniziò a Firenze nel 1252. La moneta ebbe tanto successo che fu imitata in molti paesi. Le varie imitazioni si distinguono dagli originali fiorentini solo per piccoli segni di zecca o dalle legende. Il giglio venne rimpiazzato in seguito da stemmi araldici in alcune varianti mentre Giovanni Battista rimase sempre nel rovescio. Nell’asta vengono presentati fiorini di Firenze, Napoli, Vaticano, Ungheria, Lubecca, Magonza, Delfinato, Navarra e Principato di Orange.
L’asta si conclude con una serie di 350 lotti di letteratura numismatica.