Il catalogo dell’Asta 42 dello Studio Numismatico Negrini del prossimo 17 marzo espone un insieme di monete raramente apparso in Italia negli ultimi tempi, caratterizzato dalla totale assenza di ripetizioni e comprendente alcune eccellenze per rarità o conservazione. In esso sono rappresentati e raffigurati circa 8 secoli della storia di Roma, evolutasi da piccola città-stato a capitale di un vasto impero.
Gli esemplari proposti (che abbracciano buona parte delle gentes e degli imperatori) propagandano le vittorie delle guerre puniche, transitano attraverso le riforme agrarie volute dai Gracchi, assistono alle guerre contro le popolazioni italiche coalizzate contro Roma (Bellum Sociale), testimoniano le fratture procurate dai conflitti intestini culminati nel periodo buio delle guerre civili e celebrano l’avvento e il perdurare del potere assoluto imperiale, succeduto ai governi oligarchici repubblicani. Segno del destino, questi due “regimi” si spartiscono quasi a metà l’intera durata temporale del dominio di Roma. E si avvicendano pressoché in concomitanza con la nascita di Cristo.
Si apprezza, nei conii, il mutare dello stile e dei ritratti, influenzato dalle numerose civiltà che confluirono prima nella repubblica e poi nell’impero e con cui Roma ebbe costantemente a confrontarsi e a scontrarsi. Così come emerge a chiare lettere il ruolo divulgativo, informativo, e propagandistico della moneta, considerata allora al pari dei media attuali. Nel rovescio, infatti, sono spesso effigiate le divinità a cui affidarsi (Iuppiter Custos, Providentia Deorum, Vesta), ma anche le doti dell’imperatore (SPQR Optimo Principi, Virtuti Augusti) e la serenità da esso infusa nella popolazione (Pax Augusti, Felicitas Augusti, Saeculi Felicitas), così come la compattezza dell’esercito (Concordia Militum, Fides Exercitum) e le sue conquiste (Africa, Hispania, Dacia, Armenia).
Ogni cosa, si sa, ha un inizio, uno sviluppo, una decadenza ed una fine. E Roma non fece di certo eccezione: Dopo aver vissuto la fase di massima espansione sotto il dominio di Traiano, e di consolidamento con Adriano, iniziò il lento declino che, con alterne accelerazioni, la condusse ad implodere in sé stessa.
Sopravvisse, nel 410 e nel 455, ai sacchi dei Visigoti di Alarico e dei Vandali di Genserico, ma nulla poté contro il definitivo assedio degli Eruli di Odoacre, nel 476.
Ma se l’Impero Romano d’Occidente vide in quel frangente il proprio epilogo, Costantinopoli rimase capitale dell’Impero Romano d’Oriente. Ribattezzata Bisanzio, perdurò per mille anni ancora.
Ma questa è un’altra storia…
Maggiori informazioni
L’asta 42 verrà battuta a Milano, il prossimo venerdì 17 marzo 2017 a partire dalle ore 14:00, é possibile fin da ora fare offerte online. Il giorno successivo verrà battuta l’Asta 43 con monete e medaglie antiche e moderne.