L’Asta 73 di Varesi avrà luogo martedì 13 novembre 2018 presso Villa Botta Adorno, a Torre d’Isola (Pavia).
L’asta sarà composta da 991 lotti; di particolare interesse sono due distinte raccolte: la Collezione CAV di monete italiane del XIX e XX secolo in argento e la Collezione AR di scudi di provenienza internazionale.
Iniziamo a illustrare le monete in asta a partire dalla sezione antica. È da porre in evidenza il lotto 18, un raro aureo di Settimio Severo (193-211) con, al dritto, la testa laureata dell’imperatore e al rovescio le figure di Caracalla e Geta, laureati e togati, che reggono una vittoriola (BB/Spl, base d’asta 5.000 euro).
Passando alle monete estere, di particolare rilevanza sono lo pfenning in argento di Lubjana a nome di Bernardo di Carinzia (1202-1256) che rappresenta, al dritto, un cavaliere con vessillo (lotto 119, qSpl, base d’asta 3.500 euro), e la moneta da 50 reales o Cinquentin, del 1635, di Filippo IV (1621-1665), Segovia (acquedotto), sigla R (Rafael Savan), di cui si conoscono solo 12 esemplari, dei quali metà in collezioni pubbliche, una pregevole moneta di presentazione‚ di notevole conservazione e con bella patina (lotto 121, Spl, base d’asta 25.000 euro).
Tra le monete dei Savoia, citiamo lo scudo non datato di Carlo Emanuele I (1580-1630), di II tipo, detto “Spadino”, che mostra una splendida patina (lotto 143, Spl, base d’asta 8.000 euro).
Per la sezione di monete italiane, troverete l’esemplare genovese da 5 doppie del 1692 con sigle ITC, dell’epoca dei dogi biennali, III fase (1637-1797), moneta considerata la massima pezzatura per le normali operazioni economiche‚ che venne coniata quasi ininterrottamente dal 1639 al 1655 e‚ dopo un lungo periodo di pausa‚ dal 1673 al 1697 in maniera più saltuaria. Questo esemplare appartiene a una tipologia rara, presentando un rovescio diverso con croce sfogliata e scanalata (lotto 274, Spl, base d’asta 25.000 euro).
Arriviamo ora a parlare della Collezione CAV di cui fanno parte alcuni pezzi estremamente rari e in ottima conservazione. Tra queste, la moneta da 10 lire venete 1797, con Zecca V, della Municipalità Provvisoria (1797), estremamente rara e in eccezionale stato di conservazione (lotto 458, Fdc, base d’asta 5.000 euro). Inoltre, lo scudo di Sede Vacante (1823), rarissima (solo 885 esemplari coniati) e di grande bellezza con delicata patina (lotto 513, Spl/Fdc, base d’asta 4.500 euro).
Per la sezione di monete papali, si deve citare anzitutto la medaglia in oro del 1953 coniata per il nuovo collegio americano di Pio XII (1939-1959), della quale sono stati coniati solo 5 esemplari, ex collezione Bartolotti (lotto 711, Fdc proof, base d’asta 15.000 euro).
A chiudere la vendita Varesi, una splendida raccolta di scudi di provenienza internazionale, la Collezione AR. Citiamo, ad esempio, il dollaro della Repubblica Cinese, non datato (ma 1916) in argento, incapsulato PCGS UNC detail (“restauration recommandèe”), un esemplare eccezionale (lotto 768, Fdc, base d’asta 8.000 euro), e la corona 1658/7 “Cromwell” S. 3226 Ag, anch’essa incapsulata PCGS AU58, con bella patina (lotto 851, Spl+, base d’asta 4.500 euro).
Maggiori Informazioni
Catalogo Asta 73 su Bid Inside