L’assemblea del Circolo Numismatico Romano-Laziale
Il 12 febbraio si è svolta a Nepi, nella Sala Nobile del Palazzo Comunale, la prima assemblea annuale del Circolo Numismatico Romano-Laziale. Per l’occasione è stata presentata e distribuita ai soci la seconda pubblicazione del Circolo, Appunti Numismatici 2017. La prima venne presentata l’8 giugno del 2013, in occasione dell’evento Monete e Medaglie della Tuscia.
L’elegante e storica Sala Nobile, scenario perfetto dell’evento numismatico culturale, per l’occasione ha accolto decine di appassionati e non. La mattinata è trascorsa all’insegna della divulgazione, uno degli obiettivi del CNRL, e dell’approfondimento di temi numismatici.
Erano presenti all’evento: Sara Biancalana, assessore alla Cultura di Nepi; Patrizio Baracaia, nipote del compianto prof. Roberto Ginocchi, al quale è stato dedicato l’evento e il libro presentato; Stefano Francocci, direttore del locale Museo Archeologico; il Direttivo del Circolo e numerosi soci.
Dopo l’apertura dell’Assemblea e i ringraziamenti da parte del presidente Patrizia Di Monte, ha preso la parola il professor Bernardino Mirra che ha condotto magistralmente tutto l’evento.
In ordine di “Indice”, tutti gli autori sono stati chiamati a presentare i propri articoli. Il primo intervento ha riguardato la Presentazione, scritta da Patrizia Di Monte che, con una breve cronostoria, ha illustrato i momenti significativi del Circolo dalle sue origini, la prima riunione che avvenne nel 2010, alla fondazione ufficiale dell’Associazione, avvenuta nel gennaio 2016, riassumendone anche l’operato nel primo anno di vita.
Bernardino Mirra ha esposto il suo articolo Numismatica al… femminile, dedicando un gradito omaggio a tutte le donne che operano, a vario titolo, all’interno del mondo numismatico, come le accademiche e le collezioniste.
Davide Fabrizi ed Eliodoro Vagliviello, con il loro Abbondandis in adbondandum. Uno sconosciuto “minimo” argenteo di Filippo II battuto nella zecca di Napoli, hanno presentato una monetina inedita di grande interesse giocando, nel titolo, sulle parole del grande comico Totò tratte dal film Totò, Peppino e la Malafemmina del 1956, a sottolineare l’abbondanza di firme apposte dal maestro di prova su ambo i lati della moneta.
Alberto e Stefano D’Arcangeli, esponendo il loro articolo Il Governo di Vichy, hanno parlato del breve periodo storico, 1940-1944, guidato dal maresciallo Petain. In quegli anni venne coniata una monetazione che subì diverse variazioni di peso, misura e materiali, e che fu fortemente influenzata dall’occupazione tedesca.
Claudio Capitini, con il suo Analisi monetale al microscopio, ha illustrato le varie funzioni del microscopio elettronico e i benefici che si possono trarre dal suo uso: può essere utilizzato, ad esempio, per catalogare con precisione una moneta poco leggibile o per stabilirne l’autenticità.
Antonio Giovinale ha presentato una moneta napoletana di grande fascino, la “Firmata Securitas”. Piastra da 120 grana del II tipo, pezzo di modulo grande coniato in occasione della nascita di Filippo. L’iscrizione “Sicurezza Confermata” è riferita alla nascita, “POPUL SPES” (speranza del popolo), ad intendere che la sua nascita avrebbe assicurato il proseguo della dinastia dei Borbone a Napoli e, con essa, l’indipendenza del Regno.
Michele Di Paolo nel suo Il sampietrino di Civitavecchia (che sarebbe dovuto esser ridotto ma ridotto non è), ha illustrato una moneta inedita, un sampietrino dal peso non conforme ai decreti di emissione dell’epoca, che non dovrebbe esistere.
Riccardo Sideri, nel suo articolo Problematiche sul possesso di monete. La normativa italiana di riferimento, ha chiarito alcuni dubbi sulle leggi italiane che riguardano i Beni Culturali, soffermandosi su alcuni importanti decreti, al fine di aiutare i collezionisti a orizzontarsi nel panorama numismatico e fare acquisti consapevoli.
Antonio Loteta ha affrontato un avventuroso viaggio nel tempo con il suo Destini incrociati di due monete siciliane da un tarì, una del 1636 (anno inedito) e l’altra del 1678, entrambe contromarcate: trascinando l’ascoltatore in un’atmosfera quasi surreale, si è addentrato in varie epoche al fine di risolvere il mistero.
Riccardo Martina, esponendo il suo articolo La monetazione italiana coloniale. Dal 1890 al 1925 fallirono i tentativi del governo di imporre la valuta italiana nelle colonie, ha illustrato le monetazioni di due colonie italiane, Eritrea e Somalia, approfondendone la storia e i tipi monetali, fornendo anche dati precisi sui Regi Decreti riguardanti le varie coniazioni e sul numero di pezzi emessi, arrivando a parlare anche della monetazione dell’Afis.
Valerio Angiolillo, nel suo articolo Il porto di Anzio. Su una piastra di Innocenzo XII, ne ha riepilogato la storia, mostrando anche alcune medaglie che illustrano il luogo, sottolineando inoltre come uno sbaglio di valutazione possa influenzare nei secoli la buona riuscita di un progetto.
Fabrizio Arpaia ci ha trasportato nel simbolismo arcaico con il suo L’enigmatica figura del divus Sebeto, raccontando la trasformazione del fiume, dovuta ad un terremoto, che lo ha notevolmente ridotto nelle dimensioni e relegato a una vita sotterranea.
Domenico L. Moretti purtroppo non è riuscito ad essere presente all’evento. La sua monografia su Manfredi. Le sue monete e la Zecca di Manfredonia, è stata presentata da Bernardino Mirra. Nell’articolo Domenico Moretti ha raccontato la storia del sovrano illuminato che è riuscito a rendere grande in poco tempo la città da lui fondata, Manfredonia. Egli ha inoltre presentato, riordinandola, tutta la monetazione coniata nella città, parlando anche dei multipli di denaro, al fine di dargli una attribuzione certa, inserendo anche alcune monete inedite. Ha inoltre cercato di stabilire l’ubicazione della zecca con una ricerca bibliografica e sul campo.
Sara Capitelli, la più giovane tra gli autori, ci ha illustrato il suo articolo Il fascino delle monete. Consigli per neofiti nel quale, in base alla sua esperienza di giovane studiosa di archeologia appassionata di numismatica, ha rivolto alcuni consigli a chi volesse avvicinarsi alla disciplina, raccontando inoltre come è arrivata ad interessarsi alla numismatica.
Ad ogni autore, a fine intervento, è stato consegnato un diploma, a ricordo e ringraziamento della partecipazione alla pubblicazione del libro.
La giornata è continuata con un pranzo conviviale che ha dato modo ai soci intervenuti di conoscersi meglio e socializzare, e si è conclusa verso le 18,30 dopo un’interessante visita, illustrata dal dottor Stefano Francocci, al Forte dei Borgia e al Museo Civico Archeologico di Nepi.
Il Circolo Numismatico Romano-Laziale ha adottato una politica particolare per quanto riguarda le proprie pubblicazioni: gli articoli devono essere scritti esclusivamente da persone che fanno parte dell’Associazione. La partecipazione è aperta quindi a tutti i soci, che potranno avvalersi della piena collaborazione alla base dello spirito del CNRL e del Comitato redazionale, per dar vita ad articoli e saggi che verranno pubblicati nei prossimi anni.
Il Circolo ha avuto anche molti collaboratori e sostenitori esterni, nelle figure dei commercianti e delle case d’asta che hanno dato il loro sostegno, attraverso le pubblicità o permettendo che venissero usate le loro fotografie, necessario alla buona riuscita della pubblicazione. Tutti loro hanno avuto un’importante parte per la buona riuscita del progetto.
Patrizia Di Monte
Il Circolo Numismatico Romano-Laziale invita tutti gli interessati a contattare, per informazioni sul libro e sul Circolo stesso, la seguente mail: c.n.romanolaziale@hotmail.com