Dobbiamo ammettere che dalle Alpi alla Sicilia le monete che hanno circolato nei secoli nei vari Stati, principati, signorie e liberi comuni assunsero denominazioni tali e tante da mettere le mani i nei capelli a qualsiasi numismatico non solo per le difficoltà che s’incontrano nello stabilire per ognuna, il posto giusto nella gamma dei multipli e sottomultipli, ma anche per riconoscere il loro valore nominale specie se s’incontrano quelle sottoposte a tosatura oppure ad una lunga circolazione, fattori questi che ne modificano le caratteristiche originarie.
Sappiamo che ben pochi numismatici, se non quelli specializzati nelle monetazioni locali, sanno di monete dei Savoia classificate forte, cornuto. parpaiola, quarto, viennese, o di quelle genovesi dette obolo, quartaro, minuto; oppure di matapani e torneselli veneziani.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.81/dicembre 1994 – articolo richiesto da un ns.lettore.