Il prossimo 3 dicembre si svolgerà l’annuale asta Gadoury nel Principato di Monaco. I lotti posti in vendita sono esattamente 1.000 e vanno dall’antichità greca fino alle emissioni contemporanee.
Per quanto riguarda le monete greche segnaliamo prima di tutto una tetradramma battuta in Sicilia dai Cartaginesi e databile tra il 350 e il 300 a.C. (lotto 1, stima di 800 euro), e un tetradramma in oro di Siracusa attribuito all’età di Dioniso I (lotto 2, stima di 4.000 euro).
Più ampia la sezione romana, sia repubblicana che imperiale. Nella prima risaltano due rarissimi aurei: uno del 43 a.C. emesso a nome di L. Cestius e C. Norbanus (lotto 11, stima di 10.000 euro, con grading NGC AU e riportato come “magnifique exemplaire”) e uno del 42 a nome di C. Vibius Varus (lotto 12, stima di 3.000 euro).
Al lotto 16 verrà proposto un raro aureo di Augusto battuto in Spagna nella Colonia Patricia intorno al 19 a.C. (lotto 16, stima di 7.000 euro). Successivamente, tra i tanti aurei, ricordiamo quello di Otone, l’effimero imperatore che regnò pochi mesi (lotto 24, stima di 5.000 euro). Otone fu sconfitto da Vitelio di cui è proposto un altro aureo anch’esso assai raro (lotto 25, stima di 5.000 euro). Con doppio ritratto di Traiano da una parte e del padre di questi dall’altra, è l’aureo definito, in catalogo, esemplare eccezionale (lotto 34, stima di 7.000 euro). Sempre nell’ambito della famiglia di Traiano, è proposto un denario della sorella Marciana, rimarchevole, oltre che per la rarità, per la qualità eccezionale, tanto da essere indicato Fior di conio (lotto 51, stima di 5.000 euro). Davvero bellissimo ma ancor più raro è il denario cosiddetto di restituzione, emesso da Traiano copiando il tipo di Ottaviano con al rovescio la sedia curule. Come tutti i denari di restituzione battuti da Traiano copiando tipi repubblicani, è rarissimo ma questo esemplare si distingue particolarmente per l’altissima conservazione tanto che è stato definito FDC ed eccezionale (lotto 52, stima di 5.000 euro). Del successore designato di Adriano, Elio, è proposto un altro aureo databile al 137 d.C. definito, in catalogo, come superbo (lotto 69, stima di 6.000 euro). Per quel che riguarda il basso Impero, è sicuramente da citare il solido di Magnenzio battuto a Roma intorno al 350 d.C., indicato come inedito e di qualità assai elevata (lotto 82, stima di 3.000 euro).
Dall’antichità classica passiamo al tormentato periodo delle invasioni barbariche di cui il catalogo Gadoury offre una interessante sezione di monete auree suddivise tra Ostrogoti, Visigoti e Longobardi. Soprattutto per questi ultimi ci saranno sorprese perché le offerte sono davvero interessanti. Pensiamo ad un raro tremisse anonimo per Lucca (lotto 109, stima di 2.000 euro).
Passiamo ora alla monetazione italiana di cui Gadoury propone una bellissima rassegna sia per la qualità dei pezzi proposti che per la loro rarità. Ecco, per esempio, un 40 franchi datato 1807 e battuto a Torino dopo che la città era entrata a far parte dei territori francesi a seguito delle annessioni napoleoniche. La moneta è identica in tutto e per tutto alle emissioni francesi salvo per la lettera U e il cuore che contrassegnavano, appunto, la produzione torinese. Ebbene, questo millesimo fu battuto in soli 619 esemplari e un bell’esemplare è presentato in asta (lotto 627, stima di 5.000 euro). È sigillato VF35 dalla PCGS.
Per quanto riguarda la monetazione rinascimentale, segnaliamo un doppio ducato battuto a Bologna per Giovanni Bentivoglio (lotto 644, stima di 5.000 euro).
Tradizionalmente Gadoury ha sempre offerto belle e interessanti monete genovesi. Anche questo catalogo non delude le attese e propone pezzi interessanti, a cominciare da un soldo d’oro, una piccolissima moneta di soli 0,43 grammi, davvero rara. Tra le altre emissioni genovesi vogliamo anche segnalare un genovino attribuito a Barnaba di Goano, XVIII doge della Repubblica (lotto 655, stima di 4.000 euro).
Passiamo a Mantova. È presentato un prestigioso multiplo da 4 doppie a nome di Ferdinando Gonzaga in cui il duca presenta ancora gli abiti cardinalizi (lotto 676, stima di 30.000 euro). La moneta è di grande bellezza e sicuramente i conii furono incisi da Gaspare Mola, autore di tante altre monete dell’epoca per i Gonzaga.
Una bellissima medaglia è offerta al lotto 727. Si tratta di una medaglia d’oro, del peso di ben 54,33 grammi, coniata nel X anno di pontificato di papa Leone XIII corrispondente all’emissione del 1887 (lotto 727, stima di 3.500 euro). Come ricorda la nota in catalogo, la medaglia fu emessa per ricordare l’intervento del pontefice nel risolvere la controversia sorta tra Spagna e Germania riguardo alle isole Caroline.
Arriviamo ora ad un altro punto forte delle vendite Gadoury: i Savoia. Qui segnaliamo, per cominciare, il ducato coniato nella zecca di Chambery a nome di Carlo I (1482-1490) riportato nei testi e nel catalogo come moneta di insigne rarità (lotto 733, stima di 9.000 euro).
Sempre per i Savoia, evidenziamo una rarissima quadrupla datata 1642 emessa a nome di Carlo Emanuele II ma durante la reggenza della madre Maria Cristina (1638-1648) che presenta i busti di madre e figlio accollati a destra (lotto 759, stima di 20.000 euro).
Infine, vogliamo chiudere con un’altra autentica perla della monetazione sabauda: un bellissimo esemplare del carlino da 5 doppie emesso a Torino nel 1756 a nome di Carlo Emanuele III nell’ambito della riforma monetaria da lui appena inaugurata. Questo massimale (ben 48 grammi d’oro!) è stato presentato in slab NGC con il grading MS62 e il catalogo sottolinea che si tratta del miglior esemplare censito (lotto 761, stima di 50.000 euro).
Tra le numerose rarità da tutto il mondo segnaliamo l’eccezionale sterlina del 1856 coniata a Sydney di cui sono conosciuti non più di 3 esemplari (lotto 164, stima di 50.000 euro, con grading NGC proof 62 ultra cameo). Dall’Egitto è da ricordare il 500 piastre di Farouk del 1938 (lotto 329, stima di 4.000 euro), dalla Francia il 100 franchi 1889 coniato in soli 100 esemplari (lotto 493, stima di 25.000 euro), dall’Inghilterra la sterlina del 1828 (lotto 580, stima di 5.000 euro), dalla Russia il rarissimo 25 rubli del 1896 (lotto 877, stima di 40.000 euro), dagli Stati Uniti il 20 dollari 1879 O (lotto 961, stima di 15.000 euro) e un altro 20 dollari del 1885 (lotto 974, stima di 15.000 euro).
L’asta sarà battuta, come detto, sabato 3 dicembre 2016 presso l’Hotel Méridien di Monaco.
Maggiori Informazioni
- Scarica il catalogo (PDF)
- Convegno Numismatico – Monaco
- Catalogo Asta su Bid Inside
- Sito Web Edizioni Gadoury
- Asta Live – Biddr
Per info: 00377 93251296 – e-mail: contact@gadoury.com
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