DUE RARISSIMI 100 PERPERA DI NICOLA I DEL MONTENEGRO CONIATI NEL 1910.
L’asta Nomisma n. 44 del 29 e 30 ottobre 2011 ha presentato, ai lotti 299 (fig. 1) e 300 (fig. 2), due pezzi d’oro di grande valore e rarità, vale a dire il 100 perpera, ambedue coniati a nome di Nicola I e con uguale millesimo, l’anno 1910. Le monete sono somiglianti ma non uguali; certo, in una il viso del sovrano è rivolto a destra e nell’altra a sinistra, in una sotto il collo del sovrano c’è un ramoscello d’ulivo mentre nell’altra compare la data 1860-1910 ma, a ben vedere, la differenza sostanziale risiede nelle leggende che stabiliscono il titolo del sovrano e la forma istituzionale dello stato. Ma perché nello stesso anno sorse la necessità di coniare lo stesso nominale in due varianti?
Prima non sarebbe fuor di luogo una disamina storica sul paese che porta il nome di Montenegro.
Secondo alcuni, tale nome dipende dal colore scuro dei boschi di cui un tempo erano ricoperte le Alpi Dinariche (esse si estendono per 645 km dall’Italia all’Albania ed il monte più alto è detto “Cresta del lago”, mt. 2692 e si trova in Albania mentre la cima più alta in Montenegro è il Babotok Kuk, mt. 2528). Secondo altri, invece, il nome deriva dal fondatore e primo principe del Montenegro, Stefan Ciornij (Stefano il Nero), mentre una terza versione fa derivare il nome dal fatto che ancora in epoca medioevale, la zona fosse abitata da popolazioni di origine latina, dette Nigri latini dal colore scuro della pelle.
Costituitosi nel Medioevo in principato indipendente, il Montenegro cadde nel XVI secolo sotto il dominio turco e, dopo numerose guerre nei secoli successivi, nell’Ottocento si costituì in principato sotto la dinastia dei Petrovic-Njegos.
Nel 1861 il principato passò da Danilo I al nipote Nicola I Petrovic-Njegos (fig. 3) il quale, essendo ancora studente a Parigi al liceo Louis-le-Grand, nel 1860 aveva sposato Milena Vukotic. Dalla coppia, che si rivelò alquanto prolifica, nacquero ben 12 figli, tre maschi e nove femmine, tra cui la principessa Elena divenuta nel 1900 regina d’Italia, avendo sposato nel 1896 Vittorio Emanuele III (fig. 4).
Questo esercito di figli valse a Nicola I l’appellativo di “suocero d’Europa” e, tuttavia, la circostanza non salvò la sua corona e l’indipendenza del suo piccolo regno dopo la fine della Grande guerra.
Il 28 agosto 1910, in occasione dei 50 anni di regno, Nicola I trasformò il principato in regno e conseguentemente ne divenne il primo re (fig. 5).
Questo passaggio di status del Montenegro e del suo sovrano si riflette sulle due monete, coniate ambedue nel 1910 presso la zecca di Parigi, la prima in 802 e la seconda in 670 pezzi (altre fonti parlano di 300 e 500 pz rispettivamente).
Il diritto della prima, porta il volto del sovrano rivolto a sinistra con scritta circolare Nicola I per grazia di Dio principe e signore del Montenegro, mentre il diritto della seconda mostra il sovrano rivolto a destra con scritta circolare Nicola I re e signore del Montenegro e sotto il collo, in luogo del ramoscello d’ulivo presente nella prima moneta, compaiono le date 1860-1910, che indicano il 50mo del suo regno e si opera il cambiamento di status; infatti il diritto già qualifica Nicola come re e non più come principe mentre la trasformazione del Montenegro da principato in regno viene evidenziato dalle scritte presenti al rovescio dove, per la prima moneta, abbiamo Principato del Montenegro e, per la seconda, Regno del Montenegro.
Metrologicamente, il 100 perpera ha le stesse caratteristiche del 100 franchi della lega latina, quindi oro a titolo 900, diametro 32,25 mm, peso 35 grammi. Il loro realizzo è stato ottimo, la moneta al n. 299 ha fatto 19.500 euro e quella al n. 300, 17.500, diritti esclusi.
Nel 1918 l’unione di sloveni, serbi e croati portò alla costituzione del regno di Iugoslavia avvenuta nel 1929 e il Montenegro fu inglobato nella nuova entità statale. Nicola I fu costretto all’esilio in Francia dove morì tre anni dopo a Montpellier. Fu sepolto in Italia e nel 1989 le sue ceneri trovarono nuova sepoltura nel suo paese natale.
Nicola I non fu tiranno ma despota benevolo, autore di numerose riforme e tutto il suo impegno politico fu indirizzato alla creazione di un grande impero serbo.
Nel 1906 istituì la moneta montenegrina. In quell’anno furono coniate monete da 1 e 2 para in bronzo, da 10 e 20 para in nickel. Seguirono, nel 1909, le coniazioni in argento con i valori da 1 e 5 perpera, e nel 1910 il 2 perpera e le coniazioni in oro con il 10, 20 e 100 perpera.
Articolo tratto da Panorama Numismatico nr.272 – Aprile 2012