1 novembre – ASOLA (MN)
46° Convegno filatelico, numismatico e cartofilo. Presso: palazzo delle Scuole Elementari, via Brescia, 4, Asola. Info: Circolo Filatelico Numismatico Città di Asola, Casella postale 37, 46041, Asola – Tel.: 0376 719069-333 7228093.
1/3 novembre – PADOVA
61° Convegno Numismatico e Filatelico padovano. Presso: Padovafiere-Tuttinfiera, Via N. Tommaseo, 59, Padova. Info: Circolo Numismatico Patavino, segreteria: piazza A. de Gasperi, 12, 35131, Padova – Tel. 049 8761524 – Fax 049 8761224 – e-mail: segreteria@padovanumismatica.it – www.padovanumismatica.it
di Gianni Graziosi
La Nuova Zelanda ha emesso, nel 2013, una moneta da 5 dollari in argento (31 g, 38,7 mm, 2.000 pezzi) dedicata al pipistrello minore dalla coda corta (Mystacina tubercolata), una delle 100 specie di mammiferi a maggior rischio di estinzione. L’animale, che misura 60-80 mm di lunghezza e pesa 25-35 g, ha grandi orecchie a punta e un piccolo muso. Questa specie rappresenta l’unico mammifero terrestre nativo rimasto in Nuova Zelanda. Il suo comportamento è alquanto atipico, infatti ha abitudini terricole e si nutre al suolo di insetti, frutta, nettare e polline. Quando non usa le ali per volare, gli avambracci vengono ripiegati per essere utilizzati negli spostamenti al suolo, per scavare e per arrampicarsi sugli alberi. Sul rovescio della moneta è raffigurato, nella parte inferiore all’interno di un cerchio che rappresenta la luna, il pipistrello dalla coda corta mentre cammina utilizzando le ali ripiegate; nella parte superiore è invece mostrato l’animale in volo. Oltre alla versione in argento è stata prodotta anche una moneta in lega di rame e nichel.
Su come sia nata la moneta è stato scritto molto, perché ogni trattato generale di numismatica deve per forza di cose cominciare dagli inizi.
C’è accordo, in generale, per datare le prime monete, intese come pezzi di metallo aventi un valore predeterminato fissato da un’autorità statale, intorno alla metà del VII secolo a.C. in Asia Minore, e più precisamente, nel Regno di Lidia. Il metallo utilizzato era l’elettro, una lega naturale di oro e argento disponibile sul posto. Molti di questi pezzi non erano tondeggianti ma piuttosto ovali e solo in un secondo momento furono marcati con delle impronte, da un lato solo prima e da entrambi poi.
Devozione, miracoli e insolite reliquie
Nell’ambito della ricerca numismatica Lucia Travaini è certamente una tra le studiose più attive. Il suo campo prediletto è l’età medievale dove ha saputo approfondire non pochi aspetti della moneta, tra cui alcuni davvero particolari. Ne è l’ennesima testimonianza questo libro che indaga la moneta non tanto come intermediaria degli scambi o come misura di valore ma piuttosto come oggetto di culto e devozione. Se sono conosciutissimi gli usi della moneta nelle fondazioni degli edifici pubblici o nella deposizione in tombe (a formare il cosiddetto obolo di Caronte o come offerte), meno noti e più curiosi sono i suoi impieghi religiosi il tutto documentato negli scavi archeologici.
La casa d’asta Hess Divo di Zurigo presenta in asta, il prossimo 23 ottobre, una interessante selezione di monete antiche e moderne.
Asta 324 – “Il ritratto romano” – La collezione L. Herold
Nei passati decenni il collezionista L. Herold ha raccolto una bella collezione di monete romane di squisito gusto. Il catalogo speciale Hess Divo 324 è dedicato al ritratto romano.