Anteprime di aste numismatiche italiane e di tutto il mondo, con segnalazione dei più bei lotti di monete e medaglie offerte nelle prossime aste.
L’asta nr.116 di Jean Elsen offre quasi 2.500 lotti a partire dalle monete celtiche fino alle monete moderne, banconote, medaglie e world coins. Sono rappresentate chiaramente molto bene le monete belghe, fiamminghe, olandesi e francesi.
Le monete italiane si possono vedere a partire da questa pagina del sito di Elsen.
Programma dell’asta
Sabato 16 marzo 2013 (altro…)
di Gianni Graziosi
Baldwin’s, la più importante casa d’aste inglese, specializzata in numismatica, ha tenuto il 27 settembre 2012 un’asta dove, tra le numerose monete proposte, sono stati esitati 101 dei più rari penny di Enrico III d’Inghilterra (1216-1272) provenienti dal tesoro scoperto a Bruxelles, in Belgio, nel 1908. Il tesoro venne rinvenuto da un gruppo di operai intenti a demolire una vecchia taverna per far posto alla linea ferroviaria principale che avrebbe attraversato il centro della città belga. Nascosto in un grande contenitore, era costituito da oltre 140.000 pezzi d’argento coniati in Inghilterra, Scozia, Irlanda e da altre monete continentali. La gamma dei pezzi presenti, penny con la croce lunga, coniati nella prima metà del XIII secolo, fanno ritenere che il contenitore sia stato sigillato fra il 1265 e il 1267, molto probabilmente nel 1267 quando le corporazioni artigiane si ribellarono con le armi all’autorità cittadina. I penny con la croce lunga, chiamati in questo modo perché i bracci superavano il più interno dei due cerchi ed arrivavano al bordo, vennero introdotti da Enrico III. Il penny è la più antica moneta anglo-sassone, equivalente al denaro, che abbia avuto corso in Inghilterra. Durante il regno di Enrico III un pound, pari a 7.680 grani, pesava 349,912 g pertanto un penny, detto anche sterling, doveva pesare esattamente 32 grani (di frumento del mezzo della spiga) ossia 1,458 g. Ricordo che un pound si divideva in 12 once e 240 penny.
Le monete del tesoro furono vendute, nel mese di ottobre del 1909, dalla casa d’aste di Carlo Dupriez (Bruxelles) dopo essere state divise in due grandi lotti. Uno, che comprendeva circa 55.000 monete continentali (soprattutto dei duchi di Brabante), fu venduto ad un acquirente che purtroppo le fece fondere dopo l’identificazione iniziale.
Il prossimo 18 gennaio verranno battuti a Milano due cataloghi dello Studio Numismatico Raffaele Negrini. Come di consueto l’asta si svolgerà presso il Grand Hotel et de Milan a partire dalle ore 9.30.
Il catalogo 36 comprende monete antiche e moderne, zecche italiane, Savoia e monete estere. L’ultima parte del catalogo è dedicata alle offerte per corrispondenza (mail, fax, telefono). Leofferte per corrispondenza sono aperte fino a domenica 13 gennaio.
Nel catalogo 37, che verrà battuto a partire dalle ore 15.00 del 18 gennaio, viene offerta una importante selezione di monete sabaude moderne di un collezionista ghemmese con 310 lotti.
Le grandi monete sembrano non risentire affatto della crisi, anzi! Mai come in questi ultimi mesi sul mercato internazionale si sono succeduti realizzi record per monete rare ed importanti. Non è affatto una novità che a registrare dei top price siano state delle monete russe. Infatti, nell’asta che Sincona ha tenuto tra il 9 e il 12 ottobre scorso a Zurigo, è stata proposta una collezione di monete russe di particolare importanza. Da questa vendita abbiamo selezionato alcuni realizzi sensazionali.
Lotto 14. Rublo datato 1704 dello zar Pietro I il Grande (1672-1725). Se ne conoscono non più di 2 o 3 esemplari. Stimato 150.000 franchi svizzeri, è stato venduto a 750.000 franchi svizzeri.
Il prossimo primo dicembre Gadoury terrà la sua annuale asta nel Principato di Monaco. Anche in questa occasione ci saranno interessanti proposte per quasi tutti i settori del collezionismo numismatico tra cui non mancano rarità numismatiche di grande importanza storica. I 717 lotti in catalogo saranno battuti a partire dalle 14 all’Hotel Fairmont di Monaco, una splendida location posta di fronte al mare.
Dopo alcune monete greche e celtiche, il catalogo propone una vasta collezione di circa 400 monete romane, tra le quali numerosi aurei di rara bellezza, monete in bronzo dalle superbe patine, rari denari imperiali nonché coniazioni provinciali ancora più rare, la maggior parte in ottima conservazione.
La selezione di monete imperiali è particolarmente interessante. Degni di menzione sono il denario di Cassio con il tripode al rovescio (lotto 22, FDC, stimato 3.300 euro), il raro bronzo di Efeso con il ritratto dei partecipanti al secondo triumvirato (lotto 23, BB, 1.000 euro) e il denaro di Marc’Antonio con il ritratto, di ottima fattura, di suo fratello Lucio Antonio sul rovescio (lotto 26, qSPL, 3.800 euro).